Alcuni anni fa - non importa quanti esattamente - avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m'interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. E' un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione. Ogni volta che m'accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell'anima mi scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi involontariamente dinanzi alle agenzie di pompe funebri e di andar dietro a tutti i funerali che incontro, e specialmente ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me che mi occorre un robusto principio morale per impedirmi di scendere risoluto in strada e gettare metodicamente per terra il cappello alla gente, allora decido che è tempo di mettermi in mare al più presto. Questo è il mio surrogato della pistola e della pallottola. Con un bel gesto filosofico Catone si getta sulla spada: io cheto cheto mi metto in mare. Non c'è nulla di sorprendente in questo. Se soltanto lo sapessero, quasi tutti gli uomini nutrono, una volta o l'altra, ciascuno nella sua misura, su per giù gli stessi sentimenti che nutro io verso l'oceano.
Io vado, inizio ad esorcizzare certe cose perchè non ci voglio rinunciare per il resto dei miei giorni.
Non voglio che il mare, il vento, la barca diventino per me dei tabù che non riesco più ad affrontare perchè certe cose le amo troppo.
Vado perchè non c'è altro da fare.
Insomma.. chiamatemi Ismaele..
Santa Lucia | Lussekatter
11 anni fa
1 commento:
direi che con l'equipaggio che ti abbiamo creato non ci sarà tempo per la tristezza!!
Esorcizzerai un sacco!
si parteeeeeeeeeeeeeee
baci fra
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