Il ricordo dei miei giorni africani si perde e si confonde ogni giorno che passa. Ho paura di essere sopraffatta dal resto e di cancellare tutto dalla mia memoria.
Mai il ritorno da un viaggio è stato così traumatico, mi sveglio la mattina circondata da oggetti ma sento un pò il vuoto delle cose che mi circondano.
Mi sembra di pensare in bianco e nero e quando torno con la mente a quanto di bello ho vissuto, rivedo tutto come in un film.
Le immagini, le facce, gli occhi, i colori, gli odori sembrano affievolirsi sempre di più. Il ricordo diventa vago. E' normale? Non voglio che sia così.
Questo viaggio è stato come un pugno nello stomaco quando meno te lo aspetti. Mi ha lasciato senza fiato e mi ha rigenerato al tempo stesso.
Non c’era praticamente più spazio per il resto; c'era spazio solo per le cose davvero importanti e in effetti da laggiù le cose "importanti" cambiano priorità. E scusate se ormai di certe cose non mi interesso più e anzi, mi sembrano solo piccolezze abbastanza ridicole. Mentre mi riempivo le tasche di ricordi, immagini e ascoltavo la voce degli ultimi pensavo a quante cose inutili facciamo, diciamo e pensiamo..
Pensavo a quanto siamo stupidi.
Ho l'immagine di una farfalla che sbatte contro la finestra perchè vuole uscire senza rendersi conto che dietro di lei c'è un mondo gigantesco nel quale potrebbe volare invece che accanirsi contro il vetro. Per lei c'è solo una direzione e passerà la sua esistenza sbattendo il naso sempre lì..
Per fortuna che qualche farfalla si gira e inizia a svolazzare davvero..ma i più restano lì.. ed è triste. Soprattutto per loro.
Un proverbio africano dice che quando un uomo bianco (mzungu!!) torna dall’Africa dopo il suo primo viaggio vorrebbe scrivere un libro su ciò che ha visto.
Quando torna dal secondo viaggio si limita a scrivere un articolo.
Dopo il terzo viaggio tace perché ha finito le parole.
Io le parole per raccontare quello che ho visto e ho provato non le ho. O meglio ci provo ma mi rendo conto di non essere all'altezza nè con le parole nè con le foto. Tutto sembra perdere colore, sembra sminuito dalla mia voce che non sa raccontare o dalle inquadrature che celano tutto quello che sta attorno alla foto.
Anche se vorrei raccontare per ore quello che ho vissuto.. e un pò lo faccio.
Ma poi mi perdo tra i ricordi. Ho toccato persone in carne ed ossa, abbracciato bambini di cioccolata, stretto mani consumate dal lavoro. Ho visto troppi occhi per scordarli. Ho risposto a troppi sorrisi..
E ora che ho visto credo. E mi rendo conto di cose che prima non pensavo immaginabili. Come vorrei che questa sensibilità non passasse più.
Passerà invece, come passa ogni stato d'animo, si affievolirà ma qualcosa mi resterà per sempre dentro.
Torno con una certezza: l'Africa è santa, l'Africa è avanti e non lo sa. O forse lo sa.
Anche malata è sorridente, è affamata ma ha energie da vendere.
Il futuro è nero.
Perchè ci sono tanti bambini.
Perchè la loro spiritualità farebbe invidia a chiunque.
Perchè danno un valore diverso alla vita. Un valore più vero.
Perchè anche se..."pole pole" (piano piano) non si dannano la vita per delle stronzate come noi.
Perchè vivono in una terra ricca e stupenda.
Perchè sanno accontentarsi del poco che hanno.
Perchè non disperano.
Perchè sorridono.
Perchè ci sono tanti bambini... l'ho già scritto, ma lo ripeto.
È banale quello che scrivo, oserei dire superficiale, ma la mia esperienza in Africa è stata così. Veloce, sfuggente.. c'è stato poco tempo per vivere a pieno tutto quello che ci circondava.
Ero ignorante d'africa e lo sono ancora perchè un mese non basta per capire la realtà di un posto del genere.. e di sicuro le parole che ho scritto e che scriverò ancora saranno ancora scontate e anche un pò retoriche.. ma non so fare diversamente.
Ho un debito con l'Africa che si chiama consapevolezza... del mondo, di me e della vita.
E' strano, ho un debito con il paese più indebitato della terra..
E del mal d'Africa ne parlo un altra volta...
Santa Lucia | Lussekatter
11 anni fa
1 commento:
sarà.. ma un pò di emozioni sei riuscita a trasmetterle. sia a voce sia con le foto!
che bagaglio!
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