sabato 19 maggio 2007

Azione = Reazione.

Questa mattina mi sono svegliata con gli occhi stanchi..
era come se avessi pianto per tutta la notte. E adesso faccio quasi fatica a tenerli aperti..
Non lo so perchè.. Però rispecchiano esattamente come mi sento.
Non so perchè proprio oggi. Forse perchè ieri era il 18 maggio. E oggi è il 19. E per voi sarà normale ma per me no. Forse perchè fra 5 giorni mio fratello si sposa e io sono totalmente impreparata all'evento. A partire dal regalo, passando dal vestito e arrivando a quando realizzerò che, una volta ancora, sarò lì da sola.
L'ho deciso io.. è vero. Ed è meglio così.
In fondo ad ogni azione corrisponde una reazione.
E la mia reazione all' essermi sentita usata e presa per il culo l'ultima volta che ci siamo visti è stata questa. Non mi va più di vederlo arrivare come se nulla fosse, sorridere e fare finta di niente e poi sapere che torna da lei. Perchè la realtà è questa e non è che la si può cambiare momentaneamente solo per partecipare ad un matrimonio. La realtà e che non mi va più di farmi ricordare ogni minuto che c'è un'altra persona con cui preferisce stare e per me è molto più importante di quanto creda. Non mi va di vedere che, certe cose fatte e dette con me l'ultima volta, non abbiano assolutamente significato nulla ma per lui siano solo cose così fatte senza pensare. Non mi va di rendermi conto che ormai io per lui non sono più niente. Sono stanca di spiegare alla mia famiglia cose che nemmeno io capisco e leggere nei loro occhi la stessa delusione che sento dentro. Sono stanca di vivere una cosa a senso unico aspettandomi chissà che risposta o reazione quando invece se parlassi con un muro forse avrei più ritorno.
Ma soprattutto non sopporterei l'idea di sapere che è lì come un conoscente qualsiasi e non come lo vorrei io. Non mi va di vedere che ormai sarebbe fuori luogo in mezzo alla mia famiglia visto che ha deciso lui di non farne più parte.

Che sarebbe lì solo per fare gli auguri a mio fratello e a mia cognata e basta.. così.. per salutare.
E poi vederlo andare via, un'altra volta...e sapere che torna alla sua vita in cui io non esisto più.
Stai bene come stai.
Io sono stata fin troppo male l'ultima volta. Adesso ho imparato a girare la rotellina del volume sullo zero e cerco di tenerlo il più basso possibile.
E, visto che anch'io ho dei sentimenti e non sono un manichino (o una bambola gonfiabile), preferisco cercare di essere felice lo stesso quel giorno pensando ad altro.

E scusate se passo per egoista o stronza se ho preferito stare tranquilla e da sola.
Andrò mano nella mano con il mio nipotino che ormai cammina come un ometto. E sarà bello lo stesso. Anche se avrei voluto davvero che potesse essere diverso. Che potesse essere con lui.

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