venerdì 29 settembre 2006

Pedaliamo..

Ieri quando mi ha chiamato il meccanico annunciandomi che il mio motorino era grave (povero tato), ho cercato una soluzione e dopo un paio di ore di sacramenti, guardando il cielo azzurro e il sole, ho pensato che io un mezzo alternativo alla macchina, ce l'ho... ce l'ho.. imporvelato ma ce l'ho! La mia vecchia Bici! L'avevo anche battezzata ai tempi del liceo.. "La poderosa". E tra l'altro la fisioterapista mi ha detto che mi fa bene. E così questa mattina sono scesa in giradino e ho cercato di rianimarla... una spolveratina qui, una gonfiatina alle ruote, una pulitina alla sella....e traac.. quasi perfetta! Devo dire che all'inizio ho avuto qualche defaiances...mi sentivo un pò instabile, leggera e precaria.. ma poi piano piano ho ripreso confidenza con il mezzo, e chissenefrega se non avevo lo specchietto per guardare dietro o non andavo velocissima... E' stato proprio bello. Mi sono goduta la città da un altro punto di vista, ho sentito che era molto più umana, a misura di uomo e mi sono meravigliata del silenzio che c'è.. o meglio, il silenzio che c'era attorno a me. Avevo in sottofondo i rumori della city ma erano lontani. Mi sentivo come se fossi in una bolla d'aria... Viaggiavo in silenzio..Mi sentivo come se accarezzassi la starda. Mi sentivo tranquilla, rilassata.. Non come quando vado in motorino. Non avevo addosso la solita frenesia. Andare in bici ha tutto un altro sapore... e devo dire che mi piace. E non faccio nemmeno troppa fatica... anzi magari mando giù qualche chilo.Adesso alla mia bici manca solo il cavalletto (chissene) e una bella catena così non me la zanzano! Domani me la compero, rossa!Mi piace rispolverare le cose.
olè..




sabato 23 settembre 2006

lunedì 18 settembre 2006

..fastdio...




Ci sono delle cose che odio proprio e nello specifico oggi odio quando internet fa le bizze e non ti apre più le pagine che vuoi, odio parlare al telefono con qualcuno che, si capisce a al volo, non ha cazzi di stare ad ascoltarti, odio quando il cameriere in pizzeria arriva quando non hai ancora deciso...e sta lì a fissarti, odio quando ti stai lavando e l'acqua calda tutt'a un tratto diventa fredda, odio quando spegni la luce per dormire e c'è la solita mosca/farfalla/zanzara che svolazza nella tua stanza, odio avere sete e non accorgermene, odio vedere che l'abbronzatura se ne va, odio non riuscire a finire il capitolo del libro bello che mi piace perchè mi si chiudono gli occhi, odio quando salta la luce dover sistemare la radiosveglia, odio restare delusa da un film, odio il tempo che scorre troppo veloce e ti accorgi che non hai fatto un cazzo, odio rivivere certe cose, odio quando mi fischiano le orecchie e non passa mai, odio dover dare spiegazioni, odio uscire da san siro con l'incazzatura, odio gli errori arbitrali e poi soprattutto le successive 36 ore di polemiche inutili, odio la gente che ti guarda dall'alto in basso perchè si sente migliore di te, odio sentire il rumore dei fuochi d'artificio e non riuscire a vederli, odio la tv la domenica pomeriggio, odio bagnarmi i jeans fino al ginocchio quando piove, odio le persone che non hanno niente da dire, odio il touchpad che si fa i cazzi suoi, odio sentire sempre le solite scuse, odio quando hai uno starnuto lì lì e alla fine non ti esce, odio dimenticarmi le cose, odio le persone che non mi capiscono quando parlo..
odio... odio... odio...
Odio il Lunedì.
Come inizio settimana non c'è male.

lunedì 11 settembre 2006

time of your life..

"Dunque Lupetto, mettiti sotto quel nocciolo umido di brina, e fai in modo di ascoltare il rumore delle stille che cadono. Fatto? Ora ti spiegherò una cosa fondamentale.
Questo - dice - è un orologio per il mondo di fuori.
E tira fuori una cipolla meravigliosa, di acciaio brunito con un disegno di stelle e pesci. Lo apre e dentro c'è un carillon, dodici ballerine che girano e quando ti passano davanti si inchinano e in mezzo uno gnomo che batte i secondi su un'incudine.


- È meraviglioso - dico io.

Il diavolo ne ha di più belli, con le lancette incandescenti e il cucù che ti becca gli occhi. Ma anche questo non è male. Questo è l'orologio che segna il tuo giorno cosiddetto normale: quello del far tardi a scuola, dell'alzarsi presto, delle ore che non passano mai, dei calendari, del lei guarirà in dieci giorni, del lei morirà tra sei mesi, dei moti stellari, delle maree e delle partite di calcio. Ma attenzione!
Il signor Dio ingoia l'orologio in un boccone.


- Niente paura - dice - l'ho ingoiato, è sparito, ma il tempo non si è fermato. Vedi, la gazza non è ferma in volo, le gocce cadono, e tu invecchi. Ora ascolta.
E io ascoltai il ticchettio delle gocce che cadevano dal nocciolo.
- Ecco, questo è il rumore dell'orologio dentro. Questo misura un tempo che non va dritto, ma avanti e indietro, fa curve e tornanti, si arrotola, inventa, rimette in scena. È un tempo che non puoi misurare né coi cronometri né col più sofisticato astromacchinario. È il tempo tuo, misura la tua vita che è unica, e quindi è diverso dal mio e da quello di Gabriele, il mio emerito cane.

Il cane si inchinò e vidi che aveva un orologio alla zampa.

- Non ti spaventare, ma tu vivrai sempre con due orologi, uno fuori e uno dentro. Quello fuori ti sarà utile per non fare tardi a scuola, quando aspetti la corriera e il giorno che muori, per calcolare quanto hai vissuto. L'altro, che comprende centosettantasei tempi protologici, novanta escatologici e trentasei tempi romanzati caotici, l'hai ingoiato da piccolo, anche se non ricordi. Chiamalo pure secondo orologio, anzi orobilogio. Ogni volta che sentirai il suo ticchettio, il gocciolare dell'acqua, le crome di un grillo, qualsiasi ritmo e balbettio del mondo, potrà succedere che l'orobilogio parta, non potrai fermarlo, e tu correrai avanti o scapperai indietro e vedrai cose e altre ne rivedrai.

- E come è fatto un orobilogio?

- Non si può vedere, è fatto di tante parti insieme che mescolandosi diventano invisibili. Vuoi un esempio? La tua casa, la guardi dal di fuori e dici: questa è la mia casa. Ma la casa ha sotto la cantina, la tinaia buia con le botti, la muffa sulle pareti e quell'odore di anni e secoli ma in quel passato oscuro fermenta il vino e i formaggi maturano. Sopra c'è il granaio, con la farina, le mele, le noci e i pomodori secchi, e ci frullano i topi rosicchioni e i ghiri ladruncoli, lì ci sono le provviste per il tuo futuro. Poi c'è la casa dove abiti, col camino caldo, la cucina che fuma e il cesso che scroscia, e il letto che ti accoglie e prepara i sogni, ma anche gli incubi, e le lenzuola gelate d'inverno, e la febbre e le ore che non dormi la notte. E a volte tutto cambia: dal camino entra la notte, le faville dei fantasmi del passato, o la paura di ciò che sta dietro la porta, nella cantina il vino e il buio ti fanno immaginare viaggi e abbordaggi, nel granaio sbattono la testa gli uccelli imprigionati, come brutti pensieri. Ecco, questa è la tua casa, non quella che vedi dal di fuori, con le finestre, il portone e l'edera sul muro.
- È complicato - dico io.
- Niente è complicato, se ci cammini dentro. Il bosco visto dall'alto è una macchia impenetrabile, ma tu puoi conoscerlo albero per albero. La testa di un uomo è incomprensibile, finché non ti fermi a ascoltarlo. La storia, be', la storia, lasciamo perdere. Tutta questa solfa per dirti che da oggi ti chiamerai Saltatempo. Adesso vai perché sento la campanella della scuola, Selene è preoccupata, e le schiene dei pesci brillano.
- Amen - dice il cane. "

S. Benni -Saltatempo-

sabato 9 settembre 2006

il settembre ha l'oro in bocca...

eccoci di nuovo qui; come ogni settembre torno piena di nuovi propositi e di energia pronta ad espoldere o, come invece succede ogni anno, a dissolversi in poco meno di 8 giorni davanti alla tele..
Per me questo periodo dell'anno è un pò come gennaio, sarà una deformazione ancora legata all'inizio della scuola (che bello era comperare il diario nuovo, i quaderni, le matite e le penne colorate, lo zaino, l'astuccio....tutto rigorosamente in pandan!? (si scrive così??mah..))dicevo.. è un periodo per me da classici propositi per l'anno nuovo. ovvero sia le solite cose... ma ogni anno ci credo un pò di più e soprattutto mi sembra tutto possibile.
E allora via con... Mi metto a dieta, Prendo la patente nautica seria, Faccio un corso di fotografia, Finisco gli esami in fretta, Voglio aver chiari i miei obbiettivi, Devo essere meno indecisa in pizzeria, Mi rifaccio il guardaroba, Leggo più libri, Vado più al cinema a teatro e simili, Voglio andare a Londra, tornare a granada, recupero le persone che ho perso per strada a cui tengo, spazzolo il Mario (che è il mio gatto), Bevo almeno 2 litri di acqua al giorno, Vivo il mio tempo, cerco di vedere il meglio di ogni persona, Imparo a disegnare, combatto contro l'ansia delle 5 di mattina, evito il Mc, voglio navigare, vedere il mare più spesso, ascolto mia nonna quando parla, mi sveglio presto la mattina evito di fare la cozza per un giorno intero, voglio viaggiare, andare andare andare...ma dove?? In Grescia.. (anche).

Mah.. riuscirò in qualcosa? C'è un modo per restare così per tutto l'anno anche quando fuori fa freddo, piove e diventa buio alle quattro del pomeriggio? Speriamo...
Intanto inizio ad andare a mangiare una pizza con le mie amiche.. come inizio dieta non c'è male.
bella. domani è lunedì.. inizio domani.